A Manduria, una piccola città della Puglia, una giovane ragazza appena diciannovenne, viene chiamata a vivere una particolare esperienza definita da molti teologi e studiosi: mistica. La sua esistenza viene letteralmente ribaltata: dalla scuola, la discoteca, i divertimenti, passa ad una vita fatta di sofferenze fisiche e morali, totalmente unita al Signore, per la salvezza delle anime.
Debora è una ragazza come tante della sua età, non ha nulla di particolare che attiri la curiosità collettiva tranne la sua naturale spontaneità che ne caratterizzerà tutta l’esperienza. All’interno della famiglia ella riceve una semplice ma buona formazione che deve fare i conti però con le idee del patrigno tutte di contrapposizione alla fede e così cresce in un ambiente libero da pregiudizi.
Tutto inizia il 20 Maggio del 1992 quando una “voce” impetuosa come un tuono, dolce come il miele, calda come il sole si annuncia nel cuore di questa figliola tutta dedita alle cose del mondo.
“Figlia, guarda gli orizzonti e vedrai che la tua strada non è questa, ma un’altra”
Debora è scossa, ma da buona razionalista, decide di dormirci sopra senza dare peso alla cosa.
Alcuni mesi più tardi, il 10 Agosto, la “voce” torna a scuotere la sua sensibilità che mostra i primi segnali del suo cambiamento.
“Figlia, cammina nella Mia Parola ed Io ti condurrò pian piano là dove esiste il Giusto Padre”
Intanto presso la casa della giovane immagini e statue sacre cominciano a lacrimare, lasciando nella sua anima enormi dubbi circa la provenienza di quelle manifestazioni. Mossa da una forza interiore, la sera dell’11 Ottobre organizza con alcuni amici, una veglia notturna in una chiesetta del paese dedicata alla Madre di Dio.
La data del 15 Ottobre segnerà il vero punto di partenza della conversione quando la ragazza prende coraggio e trova la forza per porre una domanda al misterioso e nascosto interlocutore che dichiara la propria identità: è Gesù, il Maestro, il Buon Pastore.
Solo alcuni giorni più tardi, il 18 Ottobre, Gesù spiega a Debora ciò che vuole da lei e la prepara all’incontro con la Sua Santissima Madre.
“Figlia, il Mio Cuore è irreparabilmente frantumato. Digiuna e prega! I segni dei tempi sono incominciati e ricorda: la fede di una sola salva il mondo!”.
Il 23 Ottobre 1992 rappresenta un giorno indimenticabile per la vita spirituale della giovane. Mentre è distesa sul divano a meditare la lacrimazione delle statue e delle immagini che si susseguono quotidianamente da qualche tempo, una luce illumina “a giorno” la stanza.
Alzando gli occhi verso l’alto vede tre “sfere luminose” che roteando, pulsando e unendosi, formano un enorme “Uovo Solare” alto quasi due metri.
Una “giovane Donna”, accompagnata da canti melodiosi, le appare uscendo dal Sole. La stessa Debora ci descrive la bellezza di questa Creatura:“la purezza dei Suoi lineamenti e la semplicità che traspare dal Suo volto La rendono perfetta e straordinaria. Le Sue labbra sono come due petali di rose rosse vellutate, i Suoi occhi quasi viola, come due pietre preziose e lucenti. Tutto il Suo Essere è Paradiso! Ha la carnagione olivastra, gli occhi scuri, quasi blu-viola, i capelli castano scuri e lucenti, leggermente mossi”.
Al primo incontro la dolce Creatura celeste si presenta vestita con una lunga veste bianca stretta da un fiocchettino al collo e con un velo trasparente in testa. Ella si presenta come Avvocata e Mediatrice di tutte le Grazie e sorridendo aggiunge
“…Sono mandata da Dio e non faccio il Mio Volere. Io non sono venuta in questo luogo per fare di te solo una confidente della Parola del Cielo dove l’umanità possa bussare alla tua porta, né Mio Figlio ti parla nel cuore solo per comunicarsi, bensì per farti comprendere che il mondo sta sprofondando nella voragine del peccato… La Mia Parola v’infiamma i cuori ma il peccato è l’acqua che li spegne… Quando sarai in difficoltà rifugiati nel Mio Cuore Immacolato…” .
I primi incontri celesti avvengono nella casa materna con quotidiana regolarità. Appena la piccola discepola sarà educata sulle nozioni necessarie per accostarsi adeguatamente ai santi misteri, sarà inviata alla parrocchia per attendere nuovamente la bella Signora. Le ire del parroco entrante genereranno spiacevoli malintesi che costringeranno Debora ad attendere nuovamente l’apparizione presso la sua abitazione.
Il 10 Novembre, nella sua casa, Debora riceve “l’annuncio della sua missione”. La dolce Signora le propone di collaborare con Lei per il Trionfo del Figlio Gesù, ma dovrà essere lei ad accettarla liberamente.
“…Ora figliolina, mi rivolgo a te: offriti come l’Agnello si fece immolare sull’altare. Diventa tu, come tanti Santi, l’immagine del Crocifisso vivente. Offriti come modello per il mondo. Sii modello d’amore, d’umiltà, di fratellanza, di carità e di sofferenza eterna, di offerta a Dio nella povertà e soprattutto sii l’irradiazione del soffrire continuo per il tuo fratello. Dio nella Sua libertà, ti lascia la volontà di accettare questo progetto o di rifiutarlo, ma se sapessi il Suo e il Mio Amore per te, vorresti cominciare in questo istante stesso”.
Come non accogliere l’amorevole invito di una Madre a camminare con Lei ed offrirsi per riparare il povero Cuore del Figlio Gesù? Debora profondamente toccata dalla sofferenza e dall’amore di Maria Santissima, liberamente pronuncia il suo “fiat”.
Nel corso del suo cammino spirituale e in special modo nei momenti di forte sconforto e di sofferenza dove tutto le sembrava ostile compreso il suo cuore, la giovane si è domandata spesso il perché Dio avesse scelto proprio lei e la Madonna prontamente le risponde:
“… Figlia, Dio ha scelto te perché tu sei niente e se ci fosse stato qualcuno più “niente” di te l’avrebbe scelto, segui Gesù nel Suo progetto, il Figliol Divino”
Debora non riceve solo le “Visite” della Madonna, ma anche di Gesù, che si presenta con i titoli di Re della Rivelazione, e con Amore la istruisce e la riempie della Sua Divina Sapienza
“Figlia Mia, ricorda: non è per i tuoi meriti che ti concediamo tanta grazia ma è proprio per la tua miseria. Piccola, a Me piace tanto quella tua miseria, quella tua debolezza … Io ti farò un esempio, tu sei il recipiente ed Io il “Prezioso Contenuto”. Quando il recipiente è vuoto di qualsiasi contenuto è facilissimo riempirlo. Io desidero che la Mia Presenza Divina sia il contenuto della tua anima…”
e con dolci appellativi infonde in lei sicurezza e protezione
“Figliolina cara, cometina del Mio Cuore, Io e la Mia Mamma siamo venuti soprattutto per proteggerti (dal male) e come il papà e la mamma non abbandonano il proprio figlio che si affaccia alla vita, così Noi non ti abbandoneremo”
Debora riceve le celesti rivelazioni anche tramite la locuzione interiore, cioè sente le voci di Gesù e Maria “come se un filo fosse collegato fra l’orecchio e il cuore”. Queste avvengono in qualsiasi momento e difficilmente possiamo accorgercene per quella discrezione da muro invalicabile di cui Debora ama circondarsi.
In poco tempo, questa ragazza che camminava sulla via larga “del mondo”, il Signore ne fa Sua sposa. Da una ignorante della realtà della fede, Egli ne fa una vittima sanguinante d’amore e presto una intima serva della Sua Presenza Eucaristica. Ciò non avviene senza che ci siano prove, umiliazioni e dolore nella modificazione della propria natura.