A volte la vita ci pone davanti meravigliose testimonianze di anime che si lasciano plasmare dalla Luce Divina, fondendosi con i dolori del Crocifisso fino a divenire un tutt’uno con lo Sposo.
Anime che risultano essere del tutto “normali” agli occhi della creatura ma che solo il Creatore conosce ogni segreto del loro cuore e che rivela nel momento in cui Egli le porta con Sé svelando la loro santità nascosta.
Abbiamo conosciuto, nel nostro cammino con la Vergine dell’Eucaristia, sacerdoti e consacrati, donne, uomini e bambini che hanno abbracciato il Messaggio della Riparazione donandoci una luminosa testimonianza dell’Amore di Dio.
Hanno offerto la loro vita, la loro malattia per la salvezza delle anime. Non sono state mai in cerca di santità né di gloria ma orientate ad essere anime-ostie riparatrici dell’Amore Divino, quell’Amore non amato e tanto desideroso di essere consolato. Non basterebbe un foglio intero per scrivere tutti i loro nomi!
Sul concetto dell’immolazione di sé stessi per la salvezza delle anime redente dal Sangue di Cristo, ci viene in aiuto la spiritualità della Beata Maria Gesù Deluil-Martiny, Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù. Meravigliose le sue parole e straordinaria la coincidenza con le rivelazioni di Manduria…
Ecco uno stralcio di una lettera indirizzata alle sorelle dell’Istituto.
… Lasciatemi lanciarvi il grido che errompe dal profondo della mia anima: Amore, amore!
Amore a Dio che ha tanto amato il mondo da mandare il Suo unico Figlio per salvarlo!
Amore all’Agnello che ci ha lavati nel Suo Sangue adorabile e si è immolato per redimerci!
Amore a Gesù Ostia che da dieci anni si degna di rimanere esposto sui modesti altari dei nostri monasteri!
Amore al Cuore divino che ha conquistato i nostri cuori!
Sorelle e Figlie carissime, vorrei comunicarvi la celeste Passione di Gesù Cristo. Egli è venuto a portare il fuoco dell’Amore sulla terra; che posso desiderare se non che esso infiammi le vostre anime? Vorrei vedervi divorate da questo amore; ma non di un amore di desideri e di sentimenti infecondi, bensì di un amore in opere e verità che va fino all’estrema dedizione e si lascia portare dall’Amato fino all’estrema immolazione. Per aggiungere fiamme al vostro fuoco di amore vi ricordo e vi metto al vivo come è odiato in questo tempo infelice Colui che amiamo; quanto è disprezzato Colui che adoriamo; quanto è oltraggiato Colui che serviamo in ginocchio.
L’Amore non è conosciuto, l’Amore non è amato, Sorelle mie! Quando ho visto l’odio del mondo per Dio che è Amore; il disprezzo e gli oltraggi del mondo per Colui che è Padrone di ogni potere in cielo e in terra; quando ho visto l’Armata di satana devastare il campo delle anime per le quali il mio Salvatore ha versato il Suo Sangue, «il mio cuore si è liquefatto come cera nel mio petto», e per mezzo dell’amore che desidera fare di più di quanto è in suo potere e crede che tutto gli sia possibile, ho osato chiedere al Divino Amore di formarsi una piccola falange di Vergini che siano i Serafini della terra, anime pronte alla sofferenza ardenti nella dedizione e che nulla, all’infuori dell’obbedienza guidata dalla prudenza che spetta all’Autorità, possa arrestare sulla via del sacrificio; anime completamente abbandonate alla Sua azione divina, nelle quali si compiano interamente i Suoi disegni di Misericordia; anime eucaristiche riparatrici e apostoliche; anime ostie unite a Lui, trasformate in Lui, offerte e sacrificate da Lui; che non vivono più, ma nelle quali Egli viva, la cui vita sia nascosta con Lui in Dio; ostie vive nelle quali Egli completi, in un certo modo, la sua Passione, e di cui Egli disponga secondo il suo beneplacito per la Sua gloria.
… Poiché l’uomo è diventato ribelle, prepotente, con il tuo coraggio e la tua giovinezza, potrai vigilare e domare i cuori sconvolti e resi duri dalle continue aggressioni del maligno operante in coloro che a lui gratuitamente si sono votati.
Io ti prometto che porrò la Mia pace tra gli abitanti del mondo se un grande numero di anime – ostie riparatrici si porranno in stato di completo abbandono al Mio volere. Io bilancerò il disequilibrio provocato dai folli, controbilancerò con le donazioni di queste anime. Onorando la Madre Mia, riceverete tutti gli strumenti necessari per creare e costruire la Pace …(Gesù, 10.3.1999)
Sorelle, è un sogno il mio? A voi la risposta, a voi il provare a Gesù con lo slancio e la generosità dei vostri cuori, che Egli non vi ha chiamate invano nel Suo santuario e attorno al Suo altare!
[…] Lo scopo di satana, l’ideale delle sette è di scacciare Gesù Cristo dal mondo, di abolire perfino la memoria della Sua dottrina e di strappargli le anime; bisogna dunque, sorelle, amare Gesù Cristo, unirsi a Gesù Cristo, imitare Gesù Cristo, conquistare anime a Gesù Cristo. Bisogna amare Gesù Cristo e unirci a Gesù Cristo. Amiamolo da Vergini e da spose; gettiamo ai Suoi piedi adorati i nostri gigli che Egli stesso ha fatto crescere, bagnandoli col Suo Sangue prezioso, e il cui profumo sarà respirato da Lui solo.
… Quando satana, il Mio e vostro nemico, avrà lanciato l’ultima e finale sfida che è il capovolgimento della retta dottrina e di ogni retto pensiero e le menti saranno completamente offuscate, Io, la Sposa insieme allo Spirito, trionferemo!…(23.12.98)
… I tempi oramai volgono al termine e il mondo non ha ancora compreso l’importanza di ristabilire il Culto Eucaristico, come centro della vita umana. Io qui porto Gesù Eucaristico, Amore non Amato. Voi aprite il cuore ed accoglieteLo!
Figli Miei, il Signore vuole che il Suo popolo ritorni al Figlio tramite Me, come per Me venne. Io ho il Mio Cuore spalancato per voi. Non lasciate che i momenti trascorrano senza la grazia dell’Eucaristia … (23.10.1997)
L’Istituto è innanzitutto un’opera di amore; perciò esso non accoglie che anime ripiene di un amore generoso, delicato, ardente. Ecco perché ci siamo consacrate al Cuore di Gesù, centro dell’amore; ecco perché ci siamo strette attorno all’Eucaristia, capolavoro dell’Amore. L’Eucaristia è Dio con noi e ci da la consumazione dell’Amore, l’unione reale con Gesù Cristo. Dobbiamo esaltare Gesù Cristo con l’adorazione, con immenso rispetto, fede viva e la virtù di religione portata al suo più alto grado, attinta in Gesù Cristo e che dalle nostre anime risalga a Lui e, per Lui all’adorabile Trinità.
Consacriamo i nostri cuori ad estinguere, per quanto possibile, la sete ardente che ha Gesù Cristo di essere conosciuto e amato dalle Sue creature. Alle raffinatezze dell’odio infernale, vogliamo donare a Gesù Cristo tutte le delicatezze dell’amore che compatisce, che ripara, che tutto condivide e nulla rifiuta; dell’amore che strappa al Cuore del Diletto i segreti della Sua carità ardente, dello zelo che lo divora, delle Sue agonie, dei Suoi dolori, dei Suoi sacrifici; dell’amore che dà vita per vita e che per la gloria di Dio, è pronto anche a dare il Suo Sangue. Ecco perché ci sforziamo di attuare i desideri del Cuore di Gesù. Ecco perché cerchiamo nel Cuore Immacolato di Maria, fonte di tenerezza e di amore, e negli ultimi anni della Sua vita consumati dal martirio d’amore, il modello dei nostri sentimenti e della nostra vita. Ecco perché noi offriamo tutto e noi stesse per ciò che il Cuore di Gesù ha maggiormente amato.
… Desidero aprire al mondo il Mio messaggio parlandovi dell’importanza che ha la Consacrazione dal Mio Cuore e al Cuore Divino di Mio Figlio. Ogni uomo che decide di donarsi totalmente a Dio mediante i Nostri Due Cuori Uniti, viene rigenerato nella Grazia e così diventa uno strumento dell’evangelizzazione, portatore di pace. Quando vi affidate a Me, Io che sono vostra Madre, vi formo, vi cresco per farvi raggiungere la santità. Ogni figlio che in totale abbandono vive questa consacrazione, diviene Tabernacolo di Dio ove Egli viene a posare i Suoi “tesori”… (23.10.1998)
Bisogna imitare Gesù Cristo. L’inferno vuole abolire la dottrina di Gesù Cristo? Noi lo seguiremo e lo imiteremo il meglio possibile, proprio in ciò che si oppone alla dottrina infernale delle sette. Esse predicano l’orgoglio, la ribellione, l’indipendenza; noi impareremo alla scuola del Cuore di Gesù, per praticarle con sforzo continuo, «le virtù della mitezza e della profonda umiltà che con l’ubbidienza e il sacrificio, formano le basi del nostro Istituto». Tenderemo a fare della perfezione dell’ubbidienza il carattere distintivo della nostra società.
[…] Le sette insegnano l’edonismo, il materialismo e il più gretto egoismo; noi vi opporremo la ricerca della totale abnegazione, il vigore della perfezione interiore e una incessante mortificazione in ogni cosa, per quanto sarà possibile; vi opporremo un amore generoso della croce, lo spirito di sacrificio, d’unione a Gesù immolato, che non è altro che lo spirito stesso del Cristianesimo; vi opporremo una squisita purezza, le caste delicatezze della verginità, l’oblio dei nostri interessi personali, e infine, l’intero sacrificio di noi stesse per la maggior gloria di Dio. […]
…Io altro non desidero che farvi Miei imitatori. E se dall’albero della Croce vi liberai dal male, anche voi, dai vostri luoghi di abitazione, pronunciate l’eco della salvezza che si fonde al Mio. Ovunque esse siano, batti il tamburo e falle destare; si lascino crocifiggere perché i loro fratelli e le loro sorelle più deboli si riabbiano e si pentano… (Gesù, 5.5.1999)
Bisogna conquistare anime a Gesù Cristo. Agli sforzi infernali per strappare le anime a Gesù Cristo, opporremo lo zelo e la dedizione dell’amore. Quanto sbaglierebbe l’anima che venisse a cercare in questo Istituto esclusivamente la propria perfezione! Una figlia del Cuore di Gesù deve essere non solo un altro Gesù Crocifisso per lo spirito di sacrificio e di volontaria penitenza, o come un altro Gesù Ostia per lo spirito di oblazione e di immolazione perpetue, ma deve essere anche un altro Gesù Redentore compiendo in sé stessa «ciò che Gesù Cristo deve soffrire in noi, per la formazione del Suo Corpo che è la Chiesa», per le stesse intenzioni del sacrificio di Nostro Signore, che sono la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
… Figlia Mia, quelli che come te amano vivere e consumarsi per la riparazione a salvezza delle anime peccatrici, vengono incatenati dal Mio patire e più non lo lasciano, poiché nulla è più forte, più bello e più prezioso del condividere la lacerazione e la crudezza del dolore. Io ti nascondo dentro il Mio Sacro Cuore e prendo il tuo, affinché in esso, sì misero, Io Mi riposi del tanto cercare … (Gesù, 30.11.96)
«Questa umile Società non è fondata soltanto per la salvezza e la santità dei suoi membri, ma perché i suoi membri si adoperino, con l’aiuto della grazia e con tutte le loro forze, alla salvezza delle anime, per il servizio dei sacri interessi del Cuore di Gesù, della santa Chiesa e del Sacerdozio cattolico, per mezzo della preghiera, del sacrificio, della diffusione della devozione verso il Cuore adorabile di Gesù e verso la Vergine Immacolata, Regina e ausiliatrice della Chiesa».
E come potremo noi dal profondo della nostra miseria elevarci a cose tanto sublimi? Sorelle faremo tutto per mezzo di Gesù Cristo; mediante la nostra unione al Suo Cuore e al Suo sacrificio, l’offerta dei Suoi meriti infiniti e del preziosissimo calice del Suo Sangue adorabile. Faremo tutto per Maria, l’Associata al Divin Sacrificio, per la quale venne sempre l’aiuto divino alla Chiesa contro i suoi nemici, e che, dopo aver annientato tutte le eresie, distruggerà certamente anche la grande apostasia sociale dei tempi presenti» […].
E poiché ad ogni errore è seguito sempre il trionfo spirituale di ciò che esso combatteva, è certo che la Chiesa godrà in futuro di una meravigliosa fioritura di Ordini religiosi e di uno splendido risveglio di vita cristiana.
O Sorelle! … umiltà profonda, ma fiducia illimitata; abbandono senza riserva all’azione della grazia, perché «poche anime comprendono ciò che Dio opererebbe in esse, se si abbandonassero completamente nelle Sue mani e lasciassero agire la grazia divina».
Capirete facilmente come un Istituto che ha simili scopi, non può accettare anime ripiegate su sé stesse, meschine, pusillanimi, che cercano le dolcezze della pietà, invece di cercare il sacrificio e la perfezione; esso ha bisogno di anime generose, ardenti nell’immolazione, dimentiche di sé stesse e soprattutto piene di quella dedizione amorosa che va dritta al Cuore del Diletto!
Dagli scritti della Beata Maria Deluil-Martiny,
l’eroica Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù]